2. Le Opere

Avuto riguardo di quanto precedentemente detto in tema di passione per le manifestazioni artistiche e quindi per i primi vogliosi tentativi di dimostrare soprattutto a sè stesso che questo era il mondo che prediligeva, va detto che le sue prime composizioni “ufficiali” nel campo del disegno e della pittura risalgono al suo periodo di studi accademici. Nei suoi appunti autografi vi sono infatti dei riferimenti ad alcune commesse saltuarie riguardanti cartellonistica pubblicitaria, locandine e decorazioni varie, ricevute per il tramite dei suoi insegnanti che avevano intravisto in lui ottime qualità decorative. (Vengono citate ad esempio “decorazioni per conto del Prof. Paschetto nell’anticamera e nello studio del Ministro per l’Educazione Nazionale:4 fregi di 11 metri,6 lunette di 3 x 4 e due lunettoni di 3 x 7.Estate del 1928). 

L’arco completo della sua produzione artistica parte pertanto dal 1930, anno in cui si congeda dal “Regio Istituto Superiore delle Belle Arti” di Roma, e si protrae fino al 1951, anno della sua scomparsa.

E’ fuor di dubbio, ed anche al di fuori di ogni luogo comune, come questo periodo sia stato condizionato, almeno nella sua prima parte, dal regime fascista, che nel settore artistico e ristrutturale della città di Roma ha lasciato di sé consistente traccia. Tra i numerosi architetti ed artisti che hanno intensamente operato in tale campo vi è anche la figura di Achille Capizzano.

Considerata la fine degli eventi bellici e quindi il cadere del regime fascista, l’attività artistica di Capizzano può essere riferita, in linea di massima e nei suoi lavori più impegnativi, a due tipi di committenze:

A. COMMITTENZA PUBBLICA

Quella riferita al periodo Inizio anni ’30 fino al 1942.

B. COMMITTENZA PRIVATA

Quella sviluppatasi durante tutto l’arco della sua carriera.

In concomitanza con la progettazione e l’esecuzione di importanti opere in questi settori ,lungo tutto l’arco del tempo in esame numerosa è stata anche la sua produzione artistica personale, avendo eseguito, “motu proprio”numerose pitture con tecniche variegate a tutto campo ( olio, tempera, acquarello) .Molto spesso veniva usata la tecnica del “monotipo” (pittura ad olio su vetro con riproduzione di diverse copie come si conviene nelle “acqueforti”). Una infinità di bozzetti,schizzi,appunti volanti si trovano presso l’archivio degli eredi.

Ai fini della classificazione completa della produzione artistica di Capizzano, è opportuno quindi fare riferimento ad una terza classificazione:

C. OPERE ARTISTICHE INDIVIDUALI

Quelle riferite anch’esse a tutto l’arco di tempo 1930-1951.